Uno dei presupposti fondamentali della nostra pratica clinica con lə giovani è l’accesso al simbolico attraverso il bello.
Queste “emozioni creative” nascono proprio da lì: dal desiderio di offrire luoghi in cui le emozioni possano prendere forma, voce e farsi esperienza.
Attraverso Podcast, Silent book e Spettacoli teatrali, lə giovani hanno raccontato vissuti autentici, sogni e fragilità, trasformandoli in espressioni creative che danno valore all’esperienza.
Le storie non si ascoltano soltanto: si vivono, si condividono, si trasformano, diventando parte di un immaginario collettivo in continua evoluzione.
Il Silent Book
... e ora vola
L’adolescenza è un tempo sospeso, fragile e potente insieme. È il momento in cui si lascia l’infanzia alle spalle e si intravede, ancora incerta, l’età adulta. Il corpo cambia, la mente si apre, e l’identità si cerca, si costruisce, si mette alla prova. In questo viaggio, ogni ragazzə ha bisogno di punti fermi, di sguardi che accolgano, di parole che orientino. Ma quando la vita si fa più difficile, quando la fragilità prende il sopravvento, trovare quei punti di riferimento diventa una sfida che può lasciare ferite profonde, incrinando la fiducia in sé stessə e nel proprio futuro.
È da questa consapevolezza che nasce il progetto editoriale in collaborazione con CARTHUSIA: dal desiderio di ascoltare, di partire dalle storie vere dellə ragazzə, di dare voce alle loro esperienze. Perché è da lì, da ciò che vivono e sentono, che possiamo costruire insieme nuovi spazi di senso, di cura e di possibilità.
Illustrato da:Angelo Ruta




Lo Spazio vuoto del cuore
Il cuore vuoto di una stanza chiusa.
Un adolescente vive isolato, circondato da silenzi, oggetti abbandonati e un pupazzo che stringe un cuore con scritto “Ti voglio bene”. È la rappresentazione intensa e simbolica di una condizione sempre più diffusa: l’hikikomori, la segregazione volontaria che coinvolge milioni di giovani in Giappone e che sta emergendo anche in Italia.
La Fondazione l’Aliante, sensibile ai cambiamenti sociali e alle fragilità giovanili, ha scelto di indagare questo fenomeno attraverso il linguaggio del teatro. Ha affidato al drammaturgo e regista Mimmo Sorrentino la creazione di uno spettacolo che nasce dall’ascolto profondo delle testimonianze dei genitori, trasformate in parole, immagini e emozioni.
“Requiem il monologo” è il risultato di questa ricerca: un’opera che non solo racconta, ma fa vivere l’esperienza dell’isolamento, del bisogno di essere visti, ascoltati, compresi. Un invito a entrare in uno spazio dove il teatro diventa cura, voce e possibilità.
Scritto e diretto da Mimmo Sorrentino. Presentato presso la Fondazione l’Aliante in occasione del “fuorisalone” del Teatro Ringhiera, il 9-14 e 16-21 aprile 2013
Fratello clandestino
Nato da un laboratorio teatrale promosso dalla Fondazione l’Aliante con giovani stranieri appena arrivati in Italia, lo spettacolo prende vita dalle loro storie personali. Il regista e drammaturgo Mimmo Sorrentino ha trasformato questi racconti in un testo teatrale intenso, ispirandosi agli archetipi della tragedia classica: il conflitto tra amore e odio, vita e morte, giustizia e ingiustizia.
Fratello clandestino dà voce alle esperienze drammatiche di ragazzi che hanno lasciato i loro Paesi d’origine inseguendo il sogno di una vita migliore, per ritrovarsi invece in luoghi di esclusione e sofferenza, simili a moderni campi di confinamento. Lo spettacolo è un atto di denuncia e di ascolto, un ponte tra realtà e rappresentazione, tra silenzio e parola.
Testo e regia di Mimmo Sorrentino. Prodotto dal Centro di Ricerca per il Teatro e Fondazione L’aliante. Presentato a teatro tra il 2006 e il 20027
L'infinito viaggiare
Lo spettacolo racconta del viaggio di 70 adolescenti e bambini provenienti da tutti i continenti, che, tutti in scena, raccontano della loro esistenza.
Al centro ci sono ragazzi e ragazze stranieri che, salendo sul palcoscenico, raccontano in prima persona frammenti delle proprie esperienze e identità. Il viaggio diventa così non solo spostamento geografico, ma un percorso di vita e di crescita, fatto di memorie, incontri e trasformazioni.
Scritto e diretto da Mimmo Sorrentino. Prodotto dai Filodrammatici e Fondazione L’Aliante. Presentato allo Spazio MIL nel 2008.